Flessibilità e insoddisfazione: una ricerca Ricoh Europe rivela che la tecnologia ibrida non è ancora all'altezza
- Solo il 30% dei dipendenti europei dichiara di disporre di tutte le tecnologie necessarie per collaborare al meglio con i colleghi
- Il desiderio di trovare soluzioni più flessibili sul lavoro è la seconda tra le principali ragioni per l'eventuale abbandono dell'impiego nell'arco dei 12 mesi successivi
- Ma un quarto (24%) delle figure decisionali nelle aziende riconosce il fatto che le tecnologie per la collaborazione esistenti non sono all'altezza delle aspettative, e questo aumenta le difficoltà quotidiane che i dipendenti incontrano sul lavoro
Ricoh Europe, Londra/Wallisellen, 27 maggio 2024 – Una nuova ricerca di Ricoh Europe rivela che la maggior parte delle aziende è carente in relazione alle tecnologie destinate a sostenere la flessibilità sul lavoro, e solo il 30% dei dipendenti europei dichiara di avere tutte le tecnologie necessarie per collaborare al meglio con i colleghi.
La ricerca, condotta da Opinion Matters per conto di Ricoh Europe, ha riguardato 7.000 lavoratori e 1.800 figure decisionali in Europa*. La ricerca rileva che il lavoro flessibile continua ad essere una priorità assoluta per i lavoratori italiani e che i dipendenti indicano la necessità di soluzioni di lavoro più flessibili come seconda ragione per valutare l'ipotesi di lasciare il proprio impiego nei successivi 12 mesi.
Malgrado il valore che i dipendenti attribuiscono alle modalità di lavoro flessibili, molti di essi non dispongono ancora degli strumenti basilari per adottarle. Il 20% dei dipendenti dichiara di non avere accesso a software per la collaborazione essenziali come Microsoft Teams e Zoom, e il 29% non ha accesso ad alcuna tecnologia hardware/ibrida per le riunioni (ae esempio, le tecnologie AV come quelle per le videoconferenze), malgrado le esigenze concrete.
I leader delle aziende riconoscono il problema, e poco meno di una figura leader su quattro (24%) riconosce che le tecnologie per la collaborazione esistenti non sono all'altezza delle aspettative, elemento che aumenta le difficoltà quotidiane che i dipendenti incontrano sul lavoro. Tuttavia, nonostante gli stack tecnologici siano rimasti invariati, solo il 17% delle figure decisionali ha indicato l'offerta di una migliore employee experience come priorità strategica per l'anno prossimo.
La ricerca sottolinea anche che i leader aziendali dovrebbero inserire la soddisfazione dei dipendenti e la employee experience al primo posto nella loro agenda per quest'anno. Questo significa partire dal lavoro flessibile, infatti il 24% dei dipendenti dichiara di non avere l'obbligo di lavorare in ufficio, ma sottolinea che la presenza di una tecnologia adeguata per lavorare da qualsiasi luogo questo sarebbe un elemento chiave per aumentare la realizzazione nel lavoro.
Nicola Downing, CEO di Ricoh Europe, ha dichiarato: “Le aziende hanno avuto anni per adattarsi al lavoro flessibile, quindi sorprende notare che molte di esse sono ancora indietro nel fornire anche le tecnologie più elementari per agevolare la collaborazione e la comunicazione. Dati i notevoli vantaggi offerti dal lavoro flessibile, le aziende devono attribuire la massima priorità agli strumenti e alle tecnologie necessari per ottenere il meglio dalla propria forza lavoro e trattenere i migliori talenti. Implementare questi cambiamenti non significa solo rimanere competitivi, ma anche valorizzare e investire nella felicità e nella realizzazione delle persone che determinano il successo dell'azienda".
*Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania, Italia, Spagna, Paesi Bassi
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